La Gioconda, forse tra i più celebri dipinti al mondo, eseguita da Leonardo tra il 1504 e il 15o6, non smette di stimolare dibattiti. Sulle leggende che circondano il quadro c’è stato un fiorire di libri, relazioni, trattati; oggetto di grande interesse l’identificazione del personaggio rappresentato, per alcuni Lisa Gherardini, moglie di Francesco del Giocondo, ipotesi sostenuta anche dal Vasari; per altri, invece, forse Isabella d’Este. A queste, che sono le ipotesi da più tempo avanzate dagli studiosi, si aggiunge quella più recente secondo cui l’immagine potrebbe essere la rappresentazione dello stesso Leonardo. Proprio quest’ultima prospettiva avrebbe suggerito ad un gruppo di ricercatori l’idea di riesumare i resti dell’artista, sepolto nella castello di Amboise nella regione della Loira in Francia, al fine di ricostruirne, attraverso uno studio del cranio, i lineamenti e fare un eventuale confronto con quelli di Monna Lisa.
La prima necessità, comunque, sarebbe quella di verificare se i resti conservati sono davvero quelli di Leonardo; infatti essi, inizialmente conservati in una chiesa andata distrutta durante la rivoluzione francese, sono stati solo successivamente spostati nell’attuale collocazione.
Il progetto è in attesa di autorizzazione.
Fonti: Telegraph
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