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Turchia: portate alla luce antiche sculture Ittite

Pubblicato da Irene Giarracca

Presso il sito archeologico Tayinat in Turchia, gli studiosi hanno dissotterrato due nuove sculture. Una è una larga colonna semicircolare con decorazioni su un lato e l’altra una scultura che riproduce una figura umana. Entrambi i tesori sono stati rinvenuti in un complesso monumentale che fungeva da porta d’accesso verso la cittadella di Kunulua, capitale del Regno ittita di Patina risalnte più o meno al 1000 -738 a.C. Queste nuove sculture sono il prodotto di una fervida tradizione artigianale – ha dichiarato il professor Tim Harrison, direttore del progetto e professore di Archeologia medio orientale all’Università di Toronto – questi manufatti ci danno nuove informazioni riguardo i progressi e gli sviluppi nella cultura dell’età del ferro che fiorì nel Mediterraneo orientale a seguito del collasso del grande impero dell’età del bronzo alla fine del secondo secolo a. C. Della scultura umana sono rimasti praticamente intatti solo la testa e il torace, dell’altezza di 1,50 m, gli archeologi ritengono che integra la struttura deve aver raggiunto i 3 metri. La figura ha dei grandi occhi dipinti in bianco e nero, la barba, e capelli ricci. Entrambe le braccia sono rivolte in avanti e livemente piegate all’altezza del gomito.Con la mano destra la scultura tiene una lancia, mentre nella sinistra una spiga di grano. Il torace è coperto da un pettorale che sul retro ha inciso un geroglifico Luwian che riporta l’andamento della campagna di Suppiluluma, re degli ittiti tra il 1344 e il 1322 a. C. Questo genere di geroglifici, anche detti dell’Anatolia sono costituiti da un genere di scrittura pittografrica utilizzata tra l’odierna Turchia e la Siria tra il XIV e il VII secolo a. C., a cavallo fra l’eta del bronzo e del ferro era utilizzata sopratutto per iscrizioni nei monumenti. La seconda scultura, una colonna, è alta approssimativamente un metro e larga 90 centimetri, ritrovata vicino la scultura umanoide. Il lato destro della colonna è piatto e privo di incisioni, mentre sul sinistro è raffigurato un toro alato e una sfinge. I due reperti sembrano essere stati seppelliti al di sotto del passaggio centrale verso la città reale.

Fonte: SmithsonianMagazine.com

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