La Cia preoccupata per l’evoluzione della vicenda. Anche la Germania deve dare informazioni precise. Occorre evitare che inutili allarmismi provochino crolli nei consumi e danni per i produttori agricoli.
Bisogna fare subito chiarezza. Occorre dare notizie certe proprio per scongiurare il pericolo che allarmismi ingiustificati possano determinare un crollo nei consumi di verdure e ortaggi freschi, con gravi danni per i produttori agricoli. E’ quanto chiede all’Unione europea la Cia-Confederazione italiana agricoltori, fortemente preoccupata per l’evoluzione che sta assumendo la vicenda del batterio killer che ha causato vittime e intossicati in Germania.
Le autorità europee -aggiunge la Cia- devono intervenire immediatamente con informazioni precise e trasparenti su quanto sta avvenendo. Bisogna capire qual è il vero problema. Al momento, purtroppo, non è chiara ancora la fonte di contaminazione del batterio E.Coli. Quelle relative ai cetrioli o altri ortaggi, infatti, sono semplici ipotesi. Come non si conosce la fase della filiera in cui è avvenuto il contagio.
La stessa chiarezza -ribadisce la Cia- deve arrivare anche dalla Germania, dove si sono riscontrate le contaminazioni, a danno non solo dei consumatori tedeschi, ma anche di persone di diversa nazionalità, che hanno contratto l’infezione mentre si trovavano proprio in Germania.
Fonte: Agrimpresa
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