Umberto Eco è l’intellettuale italiano più conosciuto del mondo, ne sa una più di Google e da mezzo secolo affascina e incanta, con il suo modo di raccontare avvincente e arguto, anche chi non è un esperto di semiotica o di estetica. La sua cultura sterminata gli permette di spaziare con disinvoltura da Joyce a Rita Pavone e folta è la schiera dei sostenitori e dei detrattori. Ma qual è il segreto del suo successo? Come mai è diventato l’incarnazione stessa della Cultura? Com’è iniziata la sua storia?
In “Fenomenologia di Umberto Eco” l’autore, Michele Cogo – narratore e semiologo bolognese, nonché allievo del Professore – ci accompagna nella comprensione delle origini del mito culturale contemporaneo per eccellenza. Michele Cogo, nato a Bologna nel 1971, parallelamente alla ricerca accademica presso l’Istituto Italiano di Scienze Umane, sotto la guida di Paolo Fabbri e Omar Calabrese, è uno sceneggiatore e ha scritto, tra gli altri, Le vie dei Farmaci , film documentario venduto in quindici paesi, e, con Carlo Lucarelli e Giampiero Rigosi, l’adattamento cinematografico del romanzo di Lucarelli “L’isola dell’angelo caduto”, Einaudi, 1999, in corso di produzione.
Michele Cogo
“Fenomenologia di Umberto Eco. Indagine sulle origini di un mito intellettuale contemporaneo”
Introduzione di Paolo Fabbri
Baskerville, Bologna 2010
Costo: 22,00 euro
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