Alcuni ce l’hanno fatta: sono penetrati all’interno del paese, altri sono ancora bloccati fuori nell’impossibilità di portare soccorso alla popolazione; è questa la situazione dei gruppi di Medici senza Frontiere partiti alla volta della Libia. Già nei momenti immediatamente successivi ai primi scontri del 17 Febbraio, le equipe mediche si sono equipaggiate per portare farmaci, materiali sanitari e professionalità sul territorio, dove, dichiara Arjan Hehenkamp, Direttore dei progetti di MSF, «dal punto di vista medico la situazione dei pazienti è ancora critica». Purtroppo motivi di sicurezza rendono impossibile raggiungere via terra la capitale Tripoli, dove l’emergenza sanitaria è altissima; alcuni operatori MSF sono riusciti ad approdare nella città trasportati da un aereo, tuttavia è stato loro negato il permesso di ingresso e questo li ha costretti a tornare indietro.
Intanto i medici che sono riusciti a passare il confine tra Egitto e Libia si stanno adoperando per portare assistenza nelle aree più colpite dalla violenza.
Fonti: Medici senza Frontiere
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