
violenza allo stadio
ROMA- Domani il Minitsro dell’interno Maroni dovrà discutere alla Commissione affari costiuzionali e al Senato, le motivazioni che lo hanno spinto a rendere obbligatoria dal 1° Gennaio 2010 la tessera del Tifoso. Nell’ultima stagione, 2008-2009, la violenza negli stadi ha subito un certo calo. I feriti sono passati da 209 (2005) a 77, tuttavia la situazione anche se migliorata è ancora allarmante, come dimostrano le diciassette bombe carta lanciate domenica allo Stadio Olimpico di Roma, o i cori razzisti a Cagliari. In altri paesi europei come il Regno Unito la violenza negli stadi è stata quasi completamente debellata nonostante non abbiamo usato come misura di controllo la Tessera del Tifoso. Altre sono state le modalità con le quali hanno debellato questo fenomeno, come per esempio il divieto di espatrio per coloro i quali abbiano precedenti, o il monitoraggio della folla durante le partite che consente l’identificazione delle persone violente. In Francia i biglietti non sono nominativi, però per le partite a rischio, i club possono decidere diversamente e far emettere dei biglietti nominativi. Un altro metodo di controllo e prevenzione utilizzato durante queste partite consiste nel potere dato alle prefetture di impedire ai club l’affitto di vetture per il trasporto. Inoltre i tifosi violenti possono essere condannati al divieto di accesso allo stadio per tre mesi.
Fonte gazzetta.it
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