
Giorgio Diritti sul set di "L'uomo che verrà"
Si apre oggi il Festival di Roma. Il film più atteso di questa quarta edizione è “L’uomo che verrà” del regista bolognese Giorgio Diritti. Già autore dell’originalissimo “Il vento fa il suo giro”, Diritti racconta la strage nazista di Marzabotto, rappresentando il punto di vista di un gruppo di contadini lontani dalla guerra. I dialoghi sono in dialetto emiliano con sottoltitoli. Incuriosisce anche il film di Alessandro Angelini, “Alza la testa”, il quale, dopo “L’aria salata”, tratteggia con durezza un’altra storia di padri e figli. La vicenda si svolge tra palestre di periferia e trapianti di cuore ed è interpretatta da Sergio Castellitto e dal giovanissimo Gabriele Campanelli. Mentre “Viola di mare” di Donatella Maiorctoria, prodotto da Maria Grazia Cucinotta, mette in scena la storia di una ragazza costretta a travestirsi da uomo per vivere la propria omosessualità, in una fiabesca Sicilia dell’Ottocento. Fuori conncorso, Stefania Sandrelli presenta la sua prima opera da regista con un film molto personale: “Christine Cristina”, la parabola di Cristina da Pizzano, poetessa per vocazione e “femminista” per necessità. Protagonista Amanda Sandrelli. Numerosissimi e promettenti i documentari: d’inchiesta, d’archivio e di creazione. Due i documentari dall’Abruzzo.
Fonte ilmessaggero.it
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