Profondità interpretativa, originalità e vastità del repertorio, straordinario dominio tecnico, illimitata fantasia timbrica e bellezza del suono, artista in continua evoluzione, instancabile nella ricerca e nello studio, maniacale perfezionista: queste sono solo alcune delle peculiarità di un grandissimo della tastiera, Grigory Sokolov che torna a Santa Cecilia – Mercoledì 11 maggio ore 20.30 (Sala Santa Cecilia) con un concerto di assoluta bellezza: infatti il pianista russo sarà interprete del
Concerto nello stile italiano BWV 971 e dell’ Ouverture nella maniera francese BWV 831 di Bach, e dell’Humoreske, Scherzo, Giga, Romanza e Fughetta op. 32 di Schumann.
Programma, quello di Sokolov, che unisce sapientemente due musicisti apparentemente così lontani; in realtà Robert Schumann dopo un oblio durato oltre mezzo secolo fu tra i primi a rivalutare la grandezza e l’importanza di Bach. Infatti raccomandava ai suoi giovanissimi allievi di fare del Clavicembalo ben temperato il loro “pane quotidiano”.
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