Il Mississippi, il fiume più lungo degli Stati Uniti, è sempre stato un elemento essenziale allo sviluppo del Paese, proprio per questo soggetto a numerosi interventi di tutela sia del bacino che degli insediamenti nati sulle sue sponde. Sono stati costruiti argini, innalzate dighe, e inseriti sfioratori, strutture in grado di deviare il flusso dell’acqua o dividerlo. Nel corso degli anni questi interventi hanno però prodotto un dimezzamento dei sedimenti inizialmente presenti sul delta del fiume. In occasione dell’ultima piena per evitare l’esondazione, tecnici e scienziati hanno deciso di utilizzare lo sfioratore, deviando le acque. In quell’operazione si sono resi conto che il flusso portava con se numerosi detriti sufficienti a ripristinare l’area del delta. Durante l’emergenza però i detriti venivano trasportati in luoghi inidonei, tuttavia questa osservazione ha dato il la all’avvio di un progetto di ripristino del delta del fiume, attraverso l’utilizzo dello sfioratore.
Fonte: Science.com
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