Il progetto Ensemble, è uno studio sui cambiamenti climatici, sponsorizzato dall’Unione europea. Il progetto è stato avviato cinque anni fà, ed è realizzato grazie alla cooperazione di 66 centri di ricerca, situati in 20 Paesi dell’Unione Europea. Il Met Office, che guida il progetto, ha diffuso un rapporto nel quale sono inseriti i risultati sulle previsioni del cambiamento climatico. Queste previsioni sono state effettuate su delle aree geografiche specifiche. Oggetto di studio è stata ad esempio l’italia, in virtù della sua posizione geografiche. Si trova infatti particolarmente a sud ed è pertanto più suscettibile all’aumento delle temperature, inoltre ha un’importanza di rilievo nella produzione di generi alimentari. Secondo quanto emerso dallo studio, nel 2020 la temperatura del nostro Paese aumenterà in modo talmente elevato, da non rendere più possibile la coltivazione del grano duro, cereale essenziale alla produzione della pasta, elemento base della nostra alimentazione. Lo scenario appare allarmante, anche a fronte della situazione che si è andata configurando attualmente. Infatti fino ad oggi, questi prodotti erano sottoposti un dazio all’importazione, mentre ora è stato tolto, aggravando la posizione di molti Paesi europei tra cui l’Italia, che soffrono la competizione di produttori, come gli Stati Uniti ed il Canada. Questi Stati grazie a delle condizioni ambientali e climatiche differenti, hanno una capacità produttiva superiore, ed avvantaggiandosi delle economie di scala riescono a vendere il grano duro ad un prezzo inferiore rispetto al mercato eurpeo. E’ stato stimato che questa decisione, porterà il prezzo del grano duro ad aumentare del 20% . Il progetto europeo ha dato solo delle indicazioni ipotetiche su quello che potrebbe essere il futuro economico ed alimentare dell’europa, certo è che la condizione attuale sta già minando la nostra economia e la nostra capacità produttiva, è pertanto auspicabile un intervento congiunto per fermare questo ipotetico scenario, che non riguarda solo l’italia, e che potrebbe cambiare definitivamente le nostre abitudini alimetari.
Leggi Ancora
-
Fatal error: Call to undefined function related_posts_by_category() in /web/htdocs/www.ilperiodico.it/home/blog/wp-content/themes/Wp-Adv-Newspaper/single.php on line 50