Le decisioni aziendali di Fiat e Alcoa rischiano di mettere in crisi migliaia di famiglie; la Fiat ha previsto la chiusura dello stabilimento in Sicilia entro il 2012, e anche per la Sardegna si prevedono tempi duri, dopo che la multinazionale americana Alcoa ha annunciato di voler interrompere la produzione di alluminio sul territorio.

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Le parole del pontefice, pronunciate nella mattinata di ieri dopo l’Angelus, si rivolgono, allora, a manager ed imprenditori, invitandoli ad agire con senso di responsabilità di fronte ad una situazione che minaccia di mettere in ginocchio intere aree geografiche. L’eventuale cessazione delle attività presso Termini Imerese e Portovesme, infatti, non solo andrebbe ad incidere pesantemente sul destino dei lavoratori e quello dei loro famigliari, ma avrebbe forti ripercussioni anche su tutte le zone economicamente legate alla produzione delle aziende. Una situazione che farebbe crescere il tasso della disoccupazione nelle due regioni, andando ad acuire il dislivello già esistente tra il Nord e il Mezzogiorno d’Italia.
Si unisce all’appello del papa anche il Ministro del lavoro Maurizio Sacconi, il quale sostiene la necessità che le istituzioni si muovano in favore dei lavoratori per garantire i l’occupazione, mettendo in campo tutti gli strumenti possibili, tra cui gli ammortizzatori sociali.
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