Adesso anche il centro-sud Italia può contare su una BTMS di riferimento.
A tre anni dalla posa della prima pietra la BTMS della Regione Lazio è senz’altro operativa ed è l’unica del Centro – Sud Italia. Le Banche del Tessuto Muscolo – Scheletrico sono preposte al prelievo ed alla processazione di ossa lunghe ed epifisi femorali, tendini, legamenti, cartilagini costali etc. che verranno poi resi disponibili per i pazienti che ne dovessero aver bisogno. La nostra sede della Banca dispone di 3 medici, 1 biologo, 3 infermieri, 3 tecnici specializzati, un responsabile del sistema gestione e controllo qualità e una segretaria. Tutti loro seguono rigidi protocolli di qualità e sicurezza.
Una èquipe mobile, costituita dal nostro personale altamente specializzato, è in grado di effettuare prelievi di tessuto muscolo – scheletrico, (da donatore vivente e cadavere) presso le strutture sanitarie sedi della donazione.
I Tessuti Muscolo scheletrici così ottenuti, come vengono trattati?
I segmenti ossei, e le ossa lunghe vengono accuratamente ripuliti e conservati a – 80°C certificati e poi o distribuiti interi o processati (vedi liofilizzato e morcellizzato). I tessuti tendinei tra cui le fasce late, le cartilagini costali, i menischi, i tendini rotulei, vengono invece criopreservati in vapori d’azoto a -196°C.
Qual è il bacino d’utenza della BTMS?
In primo luogo la Regione Lazio e le regioni del centro sud.
Chi sono gli utilizzatori?
Queste banche sono in grado di fornire tessuti ossei e tendinei che trovano impiego in vari ambiti della chirurgia ricostruttiva:
Nella Chirurgia Ortopedica Traumatologica o Oncologica, ossa lunghe, porzioni di bacino, metacarpi ed epifisi femorali vengono impiegate per sostituire quelle porzioni ossee colpite da tumore, o danneggiate a seguito di un trauma. L’osso morcellizato può invece servire a riempire un vuoto creato dall’asportazione di una cisti o metastasi. I tendini si usano per la ricostruzione dei legamenti crociati del ginocchio, o per sostituire altri tendini lesionati.
Nella Chirurgia Maxillo Facciale, per ricostruzioni mandibolari con frammenti ossei;
in Neurochirurgia per porzioni di calotta cranica;
la Chirurgia plastica ricostruttiva utilizza la fascia lata per la ricostruzione toracica e
in Otorino-Laringoiatria – le cartilagini costali servono per la ricostruzione degli ossicini dell’orecchio medio.
Quali sono le linee di ricerca che si possono portare avanti all’interno di una BTMS?
Tra i nostri obiettivi ci sono realizzare tessuti ingegnerizzati in laboratorio attraverso l’applicazione dei principi della medicina rigenerativa e dell’ ingegneria tissutale, così da promuovere e realizzare meccanismi riparativi dei tessuti e/o sostituti biologici in grado di riparare tessuti danneggiati.
L’utilizzo di cellule metabolicamente attive e vitali, quali le cellule staminali mesenchimali (MSCs) che consentono la realizzazione in vitro di tessuti vitali equivalenti e infine l’utilizzo dello scaffold biodegradabile, elemento insostituibile di ingegneria tissutale, dell’osso più idoneo per il rilascio cellulare e la rigenerazione del tessuto e messa a punto di metodi di raccolta delle cellule diversi da quelli tradizionali.
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