Faith è nigeriana, ha 23 anni, e adesso rischia la pena di morte. Tutto inizia nel 2006, quando la giovane, vittima di un tentativo di stupro, si rende responsabile della morte del suo aggressore.
Arrestata, esce dal carcere dietro pagamento della cauzione, tuttavia, secondo indiscrezioni, la potente famiglia della vittima, che gode di una posizione tale da poter influenzare la giustizia locale, intende adoperarsi per ottenere la condanna a morte.
Allora Faith decide di fuggire in Italia dove, una volta trovato lavoro e (finalmente!) anche un po’ di amore, è in attesa del permesso di soggiorno. Ma per quegli assurdi casi in cui il destino finisce con l’accanirsi su una persona, Faith viene nuovamente aggredita. Per fortuna stavolta c’è chi corre in suo soccorso e intervengono le forze dell’ordine. Però Faith, che non ha ancora ricevuto il permesso di soggiorno, è ufficialmente un’irregolare, così, accanto all’uomo che le ha usato violenza, viene portata via anche lei. Finita al Cie di Bologna, viene poi rimpatriata in Nigeria. Dove l’attende una probabile condanna all’impiccaggione.
L’Avvocato Vitale, legale della donna, lancia un appello affinchè lo stato italiano intervenga, grande fiducia è riposta anche in una possibile azione di Amnesty International.
Fonti: Informazione Libera
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