Il Parlamento Europeo ha votato una nuova direttiva sulle emissioni inquinanti. Una direttiva criticata però sotto molti punti di vista. Innanzitutto i livelli di inquinamento consentiti sono stati abbassati in modo molto limitato, inoltre, sono state previste delle deroghe nei confronti delle aziende più obsolete che potranno continuare ad utilizzare gli stessi sistemi di combustione fino al 2020. La deroga è concessa alle grandi aziende di combustione, che per ottenerla dovranno redigere entro il 2013 dei Piani nazionali che saranno valutati dalla Commissione. Quelle industrie che invece non effettueranno i piani nazionali e che per il 2016 dovrebbero chiudere i battenti o essere convertite, avranno la possibilità di continuare ad operare per altre 17.500 ore ovvero circa 2 due anni di attività.
La direttiva, che per altro non è giuridicamente vincolante, darà così la possibilità ad innumerevoli aziende altamente inquinanti di continuare ad operare indisturbate per altri 10 anni. In Italia vi sono ancora moltissime aziende ad elevato impatto ambientale, in maggioranza si tratta di vecchie centrali a carbone, responsabili del 90% dell’inquinamento da anidride solforosa e ossido di azoto, sostanze chimiche fortemente nocive per la salute della popolazione.
Fonte legambienteonline
Leggi Ancora
-
Fatal error: Call to undefined function related_posts_by_category() in /web/htdocs/www.ilperiodico.it/home/blog/wp-content/themes/Wp-Adv-Newspaper/single.php on line 50