Mai vista un’ambulanza che si fermi al semaforo rosso. Questo perché ovviamente i mezzi di soccorso sono esentati dal rispetto delle comuni norme del codice della strada in virtù del carattere di urgenza del loro intervento, e chiaramente i conducenti vengono opportunamente istruiti sulle dinamiche della guida sicura. Ma se a necessitare un soccorso non è una persona, bensì un animale? Il nuovo articolo 32 del Codice stradale pensa anche a questo.
Approvato in Senato e in attesa soltanto di passare alla Camera per una lettura definitiva, il ddl garantisce a coloro che si muovono in aiuto di un animale gli stessi diritti riservati in caso di emergenza agli operatori che soccorrono gli esseri umani.
Questo significa che chi si occupi della cura degli animali non potrà più essere multato se per raggiungere l’ambulatorio veterinario si troverà costretto a commettere delle infrazioni, e questo varrà non soltanto per gli addetti ai lavori, ma anche per i privati, con la prescrizione di esibire, in un secondo momento, la relativa documentazione veterinaria in caso di controllo da parte delle autorità.
Ma c’è di più. Qualora l’incidente stradale in cui rimanga coinvolto un animale sia direttamente ricollegabile alla responsabilità di un conducente, questi avrà l’obbligo di assicurare un intervento di soccorso tempestivo; in caso contrario, prevista per lui una sanzione amministrativa il cui importo potrà variare dai 78 ai 311 euro.
Infine, l’uso della sirena o del lampeggiante sarà consentito anche per i mezzi che si occupano del recupero degli aniamli.
Gianluca Felicetti, Presidente della Lega Antivivisezione, ha commentato molto positivamente il provvedimento: “Il Parlamento ha aggiunto un altro tassello al riconoscimento dei diritti degli animali”.
Fonti: Yahoo Notizie
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