La St. Jude Medical, una società americana che produce peacemaker, è stata recentemente richiamata dalla Food and Drug Administration per la vendita di un peacemaker che si sospetta responsabile di numerosi decessi.
La compagnia aveva cessato la produzione dell’apparecchio lo scorso anno, tuttavia dalle indagini risulta che sia stato impiantato a circa 79.000 pazienti. A danneggiare lo strumento sarebbe il filo elettrico che attraverso l’apparecchio trasmette l’impulso elettrico al cuore, perché i fili rompono lo strato isolante mandando in corto circuito il peacemaker. Questa anomalia ha causato la morte di molte persone.
Tuttavia fintanto che non saranno effettuati ulteriori accertamenti i medici dovranno attenersi alle procedure standard, ha dichiarato Anne Curtis, membro della compagnia.
The New York Times
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