
Serena Williams
LONDRA, 2 luglio – Per le sorelle Williams Wimbledon è un affare di famiglia. Come l’anno scorso, anche nell’edizione 2009 le due tenniste americane si sfideranno nella finalissima del torneo. Ma se per Venus contro la numero 1 al mondo Dinara Safina la semifinale è stata poco più di una passeggiata di salute (6-1, 6-0 il punteggio del match), Serena ha dovuto patire le pene dell’inferno per avere la meglio della testa di serie numero 4 del torneo londinese Elena Dementieva: 6-7 (4-7), 7-5, 8-6 il punteggio.
Essendoci poco da dire sul match tra Venus e la Safina, concentriamoci su quello tra Serena e la seconda russa approdata alla semifinali. L’incontro è durato quasi tre ore e la maggiore delle sorelle Williams ha rischiato di uscire quando la Dementieva ha avuto un match-ball sul 5-4. L’americana si è salvata con un passante a fil di rete seguito da una volée. La partita è stata tatticamente dominata dalla campionessa olimpica russa, che ha costretto la Williams a giocare sulla difensiva da fondo campo. Serena, però, ha avuto il merito (e la bravura) di rimanere sempre aggrappata al match e di restare concentrata nei momenti clou, quelli in cui la Dementieva ha mostrato chiari segni di debolezza mentale.
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