In un momento in cui è grande l’attenzione per l’individuazione di forme di energia rinnovabile, la società Astrium, importante realtà in ambito aerospaziale, lancia un progetto: catturare l’energia solare nello spazio e rilanciarla sulla terra in forma di raggi infrarossi. In sostanza si tratterebbe di realizzare delle stazioni orbitali che sfruttano i medesimi principi degli impianti fotovoltaici comuni, tuttavia al di fuori dell’atmosfera e quindi dal normale ciclo giorno-notte, il che permetterebbe di sfruttare al massimo l’energia del sole.
Un’idea, in realtà, non proprio nuova; già in passato, infatti, erano stati avanzati progetti analoghi, che tuttavia si erano arenati di fronte ai possibili rischi per la salute. E’ quanto è avvenuto nel caso di un piano presentato dal Giappone, che prevedeva la trasmissione dell’energia solare in forma di microonde; un processo, quindi, estremamente pericoloso.
L’aspetto rivoluzionario di quanto prospettato dalla Astrium consiste, proprio, nell’aver individuato la possibilità di arginare qualsiasi possibile impatto negativo sulla salute, prevedendo la trasmissione dell’energia solare sulla terra via laser infrarossi.
Sulla base di questa metodica sarebbe possibile raccogliere energia ad un ritmo continuato, con notevoli vantaggi in termini quantitativi.
Una prospettiva senz’altro entusiasmante, anche se non mancano le difficoltà; secondo uno studio del Pentagono, infatti, le attuali strumentazioni non sarebbero ancora in grado di consentire la realizzazione di simili stazioni spaziali.
fonti: Le Figaro Eads Astrium
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