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ricercheLa grande sfida degli ultimi anni in campo medico è la riproduzione di nuovi tessuti, all’interno dei quali è, poi, necessario che si formino vasi sanguigni che ne garantisacano l’irrorazione. E’ su questo obbiettivo che sta lavorando un team di ricercatori dell’Università di Bergen, in Norvegia, i cui sforzi sono orientati a comprendere in che modo le nanotecnologie possano essere impiegate per la riproposozione dei processi di rigenerazione.

Il gruppo di ricerca, guidato dal Prof. Loren, ha già avuto buoni riscontri, riuscendo ad inserire tre dei componenti dei vasi sanguigni in un impianto sintetico. Prossima tappa dello studio è quella di individuare i meccanismi che regolano la proliferazione e la differenziazione delle cellule, fondamentale nel contesto di queste dinamiche per evitare lo sviluppo di cellule tumorali. L’impegno degli studiosi è volto proprio a capire i processi di comunicazione intracellulare, così da studiarne le dinamiche nei tessuti cancerosi. Anche in questo caso le nanotecnologie offrono un ausilio importante; l’ingegneria dei tessuti permette, infatti, di riprodurre un tumore, questo consente di studiare in che modo esso interagisca con i vasi sanguigni, dato prezioso per identificare i meccanismi con cui le cellule cancerose si diffondano attraverso il sangue. Capirlo permetterebbe anche di elborare strategie opportune per impedire che il sangue le irrori, così da togliere al tumore il nutrimento necessario e ucciderlo.

Fonti: Cordis

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