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Tornando indietro di 201 milioni di anni, troveremmo sul nostro pianeta Pangea, un unico supercontinente, in cui erano incluse tutte le terre emerse. I movimenti della crosta terrestre,  le conseguenti esplosioni vulcaniche e i terremoti però portarono alla spaccatura di questo unico blocco, che si divise in 5 pezzi, dando origine all’attuale confromazione del pianeta. A causa di questi sconvolgimenti ci furono grossi mutamenti nella fauna e nella flora, e si pensava che la causa dell’estinzione della maggior parte delle specie marine fosse rintracciabile in questi cataclismi, ma gli scienziati hanno recentemente capito che i fattori che condussero a quel grande salto nell’evoluzione animale furono altri. La scoperta è stata effettuata da un equipe di scienziati dell’Università di Copenhagen, guidati da Micha Ruhl, che hanno capito che all’epoca vi fu un contemporaneo rilascio di anidride carbonica e metano seguito da un repentino cambiamento climatico.

Fonte: Ansa.it

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