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“Per il 2030 l’uomo atterrerà su Marte” parola di Bolden

Charles F. Bolden Jr, l’attuale direttore della Nasa, lo scorso mercoledì alla Sydney University ha confermato nuovamente che il reale obiettivo delle missioni spaziali su Marte è lo sbarco dell’uomo sul pianeta.

Certamente oggi non è più che un’aspirazione, ma già si parla di date, secondo i vertici dell’Agenzia, infatti, si potrebbe portare a termine la missione entro il 2030.

Certo la Nasa subisce ogni anno tagli di budget e continuando così è possibile che all’agenzia non rimanga che stringere un patto con i privati. Inviare sul pianeta lo spacecraft Mariner 4, così come Viking 1 è costato circa 10 milioni di dollari.

Bisogna poi considerare la concorrenza di Russia e Cina, anche se Bolden ricorda che per il momento solo gli USA sono riusciti a far atterrare con successo uno spacecraft su un altro pianeta.

Oggi comunque gli astronomi si consolano MSL, ovvero Mars Science Laboratory, che dovrebbe atterrare il prossimo Agosto.

Si tratta di una struttura lunga tre metri dal peso di 900Kg che servirà per portare a termine una serie d’indagini: la mappatura del pianeta, le radiazioni presenti in superficie, informazioni vitali nell’ipotesi dell’atterraggio di potenziali esploratori terrestri, e ovviamente la presenza di residui organici.

La ricerca non è indirizzata a dimostrare direttamente la presenza di vita su Marte, anche se gli studiosi ritengono molto probabile che in un lontano passato l’acqua dovesse essere allo stato liquido consentendo la nascita di forme di vita batteriche.

Ma il vero problema e la più grande preoccupazione di Bolden sono le vite dei potenziali passeggeri della navetta spaziale che sarà inviata sul pianeta.

Le missioni spaziali hanno elevatissimi fattori di rischio, anche se in conclusione il Direttore ricorda che la Nasa ha sempre imparato dai suoi errori, e che senza la missione Apollo 1, l’uomo non sarebbe mai arrivato sulla Luna.

Fonte: CosmosMagazine.com

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