• Aprile 19, 2024 6:45 am

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Romalive,il format dei ricordi:le multinazionali, la chemioterapia e il Professore Luigi Di Bella

di bella e i figliIl dottore Adolfo Di Bella ci parla delle scoperte effettuate trai documenti di suo padre: “le prime pubblicazioni scientifiche tra cui quella del 1932 ancora diciannovenne. Il lavoro venne pubblicato insieme al nome del suo maestro il professore Pietro Tullio. Il dottor Adolfo di Bella scopre che il Professore Tullio era stato candidato al premio Nobel per la medicina nel 1930 e nel 1932”. Inoltre scopre che il papà fino alla laurea aveva pubblicato dieci lavori. Inoltre aveva ricevuto nel 1937 un’offerta come ricercatore presso il CNR, ma rifiutò perché voleva seguire la via della medicina. Il presidente del CNR non si adirò per tale presa di posizione, anzi pubblicò una suo lavoro sui volumi del CNR e gli diede un premio. Il presidente del CNR di allora era Guglielmo Marconi. Il dottore Di Bella parla anche della fondazione e degli scopi. Un’argomento trattato riguarda l’uso del Metodo di Bella da parte di alcuni luminari(che avevano osteggiato ferocemente il Professore Luigi Di Bella) per se stessi, per i loro familiari e per i “pazienti più in..”.Voci dell’utilizzo del Metodo Di Bella da parte di alcuni scienziati, primari, oncologi, dottori, esclusivamente per loro stessi e le loro famiglie non viene smentito ma nemmeno confermato al 100% dal dottor Di Bella. Certo che: tale voci negli anni si sono amplificate fino …. ai giorni nostri. Mentre lo intervistavo mi chiedevo che tipo di vita fosse quella dei figli del Professore Luigi Di Bella. Un genio preso dallo studio e dai pazienti. Quasi una missione la sua e quando pensava di aver raggiunto finalmente un risultato importante nella lotta contro il cancro, invece del sostegno, delle risorse per sostenerlo, una campagna denigratoria, diffamatoria, distruttiva , senza alcun motivo. Il motivo c’era allora come oggi: il potere dei baroni e dei ricercatori nella scala sociale. L’altro il giro d’affari delle multinazionali farmaceutiche: oltre 750 miliardi dollari ogni anno Tale grafico mostra il giro d’affari delle case farmaceutiche per il 2011, 2012, 2014, fino al 2016.   Guarda il video dell’intervista telefonica e la trasmissione

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Nel 2010 il fatturato delle case farmaceutiche nel mondo è stato di 610 miliardi di euro, nel 2011 di quasi 700 miliardi di euro, nel 2012 di 750 miliardi di euro e con un incremento costante annuo. I farmaci chemioterapici fanno la parte del leone con un’incidenza sul fatturato del 30%

 

Vorrei aggiungere anche il costo dei cicli di chemioterapia su pazienti::
1. Costo di 6 cicli di chemioterapia con Paclitaxel associato a Cisplatino (ECOG 1594) per 100 pazienti: 128.217,00 euro.

 

2. Costo di 6 cicli di chemioterapia con Vinolrelbina associata a Cisplatino (TAX 326 + ILCP) per 100 pazienti: 200.940,00 euro

 

3. Costo di 6 cicli di chemioterapia con Paclitaxel associato a Carboplatino (ECOG 1594 + ILCP) per 100 pazienti: 216.945,00 euro

 

4. Costo di 6 cicli di chemioterapia con Gemcitabina associata a Cisplatino (ECOG 1594) per 100 pazienti: 409.020,00 euro

 

5. Costo di 6 cicli di chemioterapia con Docetaxel associato a Cisplatino (ECOG 1594 + TAX 326) per 100 pazienti: 540.093,00 euro

 

6. Costo di 6 cicli di chemioterapia con Docetaxel associato a Carboplatino (TAX 326) per 100 pazienti: 548.955,00 euro.
Se andassimo a calcolare quanto sono costati i farmaci chemioterapici negli ultimi 20 anni in Italia e per i prossimi 10, potremmo affermare che riguarda tra il 20 e il 30% del debito pubblico?
Un fiume centinaia e centinaia di miliardi di euro, un fiume di danaro per “comprare e indirizzare” la ricerca, denaro per tutto e per tutti… senza speranza per i malati e le persone oneste?

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