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Romalive, il format dei ricordi: intervista al dottor Giuseppe Di Bella

La-passione-di-Cristo- Ho iniziato  un viaggio nel passato, nella macchina del tempo  dei ricordi. In questo caso sono  ricordi animati, visibili, pieni di emozioni. Rivedere nei video le proprie lotte, sentirsi “Davide contro Golia” ha un effetto devastante. Non dovrebbero esserci  più lotte tra esseri umani e invece la lotta è più feroce, subdola, strisciante. Non ti ammazzano soltanto con un colpo di pistola. Spesso la morte è un’agonia terrificante, lancinante. Ma ci pensate? La ricerca ufficiale continua a studiare come cura al cancro: “gas tossici della prima guerra mondiale”, infiocchettano il tutto con nomi incomprensibili, genericamente detti “farmaci chemioterapici”. La ricerca è ferma ad una sostanza della prima guerra mondiale. Chi prova altre strade viene bloccato, affamato, denigrato, se non si ferma ammazzato. Una delle cause del debito pubblico mondiale sono i farmaci chemioterapici. Si parla migliaia di miliardi di dollari che gli stati hanno versato alle case farmaceutiche per  un “gas tossico della prima guerra mondiale”. Tutte le altre strade (tranne quella chirurgica) vengono fermate o ritardate. Spesso si parla di prevenzione o  chemioprevenzione. Chi prova a farlo viene allontanato o ostacolato in tutti i modi possibili. Interessi enormi affondano la vita e le persone. Tutto questo orchestrato dalle campagne media. Mai giornali ufficiali hanno impostato campagne per sensibilizzare i cittadini ad “occuparsi di ricerca” , a documentarsi. Anzi  sempre compiacenti con il potere, i potenti perché i loro editori fanno affari con le case farmaceutiche, spesso presenti nei consigli di amministrazione, oppure finanziano campagne subliminali con notizie assolutamente inutili. Vorrei far sapere ai cittadini come vengono finanziati tanti giornali schierati con il potere: con i soldi nostri. Udite , udite! Si era arrivati a quasi un miliardo di euro tra contributi diretti e indiretti, ora sono leggermente diminuiti, ma di poco. Ad esempio dal blog di Beppe grillo e dal libro di Beppe lopez (la casta dei giornali) vengono fuori le seguenti cifre (parliamo del 2007 anno di questa trasmissione, riportiamo anche quanto vengono pagati i collaboratori freelance a pezzo): La Repubblica a  16.186.244,00*  euro di contributi dello Stato all’editoria elargisce un compenso che varia tra i 30 e i 50 euro lordi a pezzo. Il Messaggero, che riceve 1.449.995,00** euro di contributi pubblici, riconosce 9 euro di compenso per le brevi, 18 euro le notizie medie e 27 euro le aperture. Lordi, ovviamente. Il Sole 24 Ore: 19.222.767,00** euro di contributi pubblici e 0,90 euro a riga, con cessione dei diritti d’autore.  Libero: 5.451.451** di finanziamenti pubblici e 18 euro lordi per un’apertura Il Nuovo Corriere di Firenze (chiuso nel maggio 2012) riceve 2.530.638,81*** euro di contributi pubblici e paga a forfait tra i 50 e i 100 euro al mese,il Giornale di Sicilia a fronte di un finanziamento di quasi 500 mila euro (anno 2006) paga 3,10 euro.Ma quanti sanno che lo Stato finanzia il Corriere della Sera, rimpolpando gli utili degli azionisti della RCS con elargizioni calcolate, per un solo anno, in 23 milioni di euro?  il quotidiano della Fiat, la Stampa con 7 milioni di euro?  La Mondadori, notoriamente, non ha un quotidiano. Si accontenta, diciamo così, di fare la parte del leone in edicola con i periodici e in libreria con i libri. Come la prendereste se vi dicessero che, solo sotto forma di credito di imposta sulle spese sostenute per l’acquisto della carta in un anno, l’azienda di Silvio Berlusconi è stata da noi sostenuta con un contributo di 10 milioni di euro? E che in un solo anno risulta aver avuto dallo Stato uno sconto, per le spedizioni postali, di quasi 19 milioni di euro?Tutti conoscono Giuliano Ferrara e il suo Foglio, Vittorio Feltri e il suo Libero, Antonio Polito (poi sostituito da Paolo Franchi) e il suo Riformista. Pochi sanno che costoro possono fornire il loro esuberante apporto alla vita politica e istituzionale del Paese grazia al nostro diretto apporto economico. Insomma ci costano complessivamente più di 12 milioni di euro.” Beppe Lopez, La Casta dei giornali, ed. Nuovi Equilibri . A tutti questi contributi andrebbero aggiunti quelli presi per iniziative con le varie regioni, le pubblicità ad “arte” commissionate, etc, etc. Ritorniamo alla trasmissione.

 Guarda l’intervista al Professore Di Bella                                                                                                                                                    Brazil_System

La redazione di romalive  nel 2007 ha intervistato il dottor Giuseppe Di Bella sulla cura Di Bella
Il dottore parla dei farmaci chemioterapici e quali effetti secondo lui ha sul cancro. Il dottor Di Bella  afferma che: per  la letteratura mondiale la chemioterapia non ha guarito nessun tumore solido, ci sono state guarigioni soltanto con la chirurgia e soltanto nei casi in cui il tumore è operabile e completamente asportato in ogni singola parte, poi con cicli di chemioterapia. Una volta che il tumore ha superato i limiti chirurgici e quindi non operabile o non asportabile completamente allora non c’è più nessuna speranza per il paziente con qualsiasi ciclo di chemioterapia.
Secondo il dottore Giuseppe Di Bella  per tumori non operabili si può soltanto allungare la sopravvivenza di qualche mese o di qualche anno, la guarigione è soltanto un’utopia. Il dottor Di Bella parla anche di come è stata portata avanti la sperimentazione del  metodo Di Bella , spiegando come i metodi, erano assolutamente antitetici al volere del Professore Luigi Di Bella. Comunque nel protocollo in cui l’aspettativa di vita dei pazienti era tra 11 giorni e tre mesi, ci furono in cinque casi risposte obiettive complete. Inoltre  ci sono due verbali di marescialli dei Nas, i quali dichiarano che ad oltre 1048 pazienti furono somministrati farmaci scaduti e non c’era una preparazione adeguata ai retinoidi, inoltre tutti i retinoidi erano stati inquinati con una sostanza non solo tossica ma anche cancerogena  come l’acetone. Ci furono 11 anomalie che hanno reso la sperimentazione assolutamente invalidante. Il pubblico italiano non ha saputo mai cosa pensava  il mondo della ricerca internazionale su come era stata portata avanti la sperimentazione. Riviste mondiali scientifiche contestavano la metodologia usata dal l’Istituto Superiore di Sanità,  affermando quanto segue: non era etico oltre che scientificamente assurdo fare una sperimentazione di sostanze antitumorali in quel modo, senza gruppo di controllo.  La letteratura internazionale  ha convalidato gli effetti antitumorali delle sostanze utilizzate dal Metodo Di Bella in assenza di tossicità. Inoltre se tali sostanze vengono usate insieme, l’effetto è esponenziale nel  contrastare la crescita di cellule tumorali. Basta documentarsi sulla enciclopedia scientifica mondiale( www. pubmed.gov).  Andando sul sito dell’Istituto Nazionale del cancro americano si possono riscontare dati statistici interessanti come il tempo di sopravvivenza dei malati affetti da tumori una volta superato il trattamento chirurgico. Spesso i tanto nuovi farmaci chemioterapici in commercio aumentano la sopravvivenza di qualche settimana. La gente deve informarsi e sapere quello che succede nel mondo della  ricerca. Il numero di malati di cancro è in costante aumento e anche il tasso di mortalità, quindi l’unica opzione è la prevenzione e in questo caso il Metodo Di Bella, in dosi precise, può creare un equilibrio biologico tale da bloccare l’insorgere di neoplasie. Termina l’intervista al dottore Di Bella, rimane l’amarezza per come vengono trattati gli scienziati e come tutti noi siamo “carne da macello”. Terminali di un sistema  diabolico  che guarda soltanto al profitto. La morte ci fa compagnia addirittura prima di nascere  ed è naturale, come il mangiare, il bere, il dormire … Ma non è naturale, umano, accettabile, quello che è successo e continua ad avvenire  su questo pianeta: la malattia diventa un affare, far ammalare le persone è un affare, creare malattie è un affare. Multinazionali del farmaco, dell’alimentazione, del controllo delle risorse e dei media , sono un unico “maledetto mostro”, con un solo obiettivo: creare ammalati e profitto. Il viaggio continua,  incontro vallate e vorrei che fossero verdi, animate da flora e fauna, invece spesso  è tutto desertificato, con animali strani che corrono tutt’intorno, si rifugiano sotto terra spaventati,  in lontananza avanza la notte, il sole tramonta, i raggi sono opachi, che brutta notte. Un viandante mi sussurra ….”attento ai vampiri, sono assetati di sangue umano, nella buia notte si scatenano, mietendo milioni di vittime”.Quei vampiri sono uomini con un nome, cognome, una residenza, una funzione sociale e siedono in consigli d’amministrazione, controllano i governi, sono e rappresentano il potere. Sono pochi, forse 100.000. Sono loro i veri distruttori di questo pianeta e delle nostre vite.

 

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