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Nell’immaginario collettivo cavallette o peggio ancora blatte, sono animali generalmente disprezzati, considerati sporchi e conduttori di malattie. Le locuste addirittura sono sinonimo di devastazione essendo ricordate dai più come le protagoniste dell’ottava piaga d’Egitto. Questi insetti vivono effettivamente in ambienti malsani, ma la natura proprio per questo le ha dotate di particolari molecole in grado di resistere a batteri molto nocivi della specie dell’Escherichia coli e MRSA, una variante di Staphylococcus aureus in grado di resistere all’antibiotico meticillina. L’escherichia coli è causa di malattia gravissime come la meningite, o la peritonite o ancora la polmonite, che sebbene curabile rimane ugualmente una malattia molto fastidiosa. La scoperta è stata annunciata da Lee Simon, ricercatore dell’Università di Nottingham, durante la sessione autunnale della Society for General Microbiology. I ricercatori sono riusciti ad isolare dal tessuto nervoso di locuste e blatte queste molecole, si tratta di proteine capaci di attaccare i batteri senza danneggiare il fisico umano.

Fonte: Galileo

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