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E’ormai ampiamente diffusa la pratica della raccolta differenziata, anche grazie alle nuove ordinanze adottate in diversi comuni, e mai come adesso ci si può rendere conto della mole notevole di plastica che viene utilizzata ogni giorno. E’ probabilmente tra i materiali maggiormente in circolazione, è alla base della stragrande maggioranza degli oggetti di uso quotidiano. Eppure è altamente inquinante. Ha un processo di degradazione molto lento, senza considerare che alcuni tipi di plastica, bruciando negli inceneritori danno luogo a sotanze tossiche e quindi altamente nocive per la salute. Sembra, però, a buon punto la strada per una possibile alternativa. Uno studio, recentemente pubblicato su Macromolecules dell’ American Chemical Society, rivela che è possibile ricavare una forma di plastica biodegradabile da un composto a base di argilla natrurale, ottenendo così un materiale rispettoso della sostenibilità ambientale, sicuro per la salute e riproducibile su scala industriale anche a bassi costi. A rivelarlo è la Prof.ssa Miriam Rafailovich, responsabile della ricerca pcondotta presso la Stony Brook University di New York.

Fonti: Ecoblog

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