Conosciamo meglio i pianeti che girano intorno al sole che i meccanismi del nostro cervello, così parlano gli esperti. Eppure proprio di recente un’ equipe di studiosi ha contribuito ad aggiungere un piccolo tassello alla tavola delle conoscenze del sistema cerebrale. Se per molto tempo si è creduto che il destino delle cellule nervose fosse quello di un progressivo e inesorabile cammino verso la morte, una ricerca, già avviata nel corso degli anni novanta e tutt’ora in via di sviluppo, dimostra invece che la vita delle suddette cellule non si arresta con il tempo; può, semmai, verificarsi un allentamento nelle connessioni, il ché spiegherebbe i problemi di scarsa concentrazione e perdita di memoria che si accusano con l’età, le così dette malattie neurodegenerative, tuttavia niente prova che si realizzi una vera e propria morte neuronale, anzi sembrerebbe addirittura che il cervello sia in grado di produrre continuamente nuovi neuroni. Proprio questo il dato aggiuntivo alla ricerca che da anni tiene impegnati gli studiosi; è possibile parlare di neurogenesi, fatto straordinario che, se opportunamente stimolato nei casi di necessità, permetterebbe di dare risposta a importanti malattie che coinvolgono il sistema nervoso.
La speranza dei ricercatori è, infatti, quella di individuare il modo di stimolare ad hoc la produzione di nuovi neuroni, questo significherebbe poter riparare i tessuti danneggiati, ovvero poter finalmente curare le conseguenze di lesioni cerebrali, dall’ictus ad altre gravi condizioni patologiche.
Fonti: Le Figaro