• Ottobre 4, 2024 12:12 pm

Il periodico

Ripetizioni e Corsi online

tumore

Metodo Di Bella: arrivano i riconoscimenti della medicina ufficiale

Qual’è oggi l’atteggiamento del mondo scientifico nei confronti della multi terapia Di Bella?

La Fondazione Di Bella, nella giornata del 16 Gennaio 2010, ha promosso un convegno presso la Repubblica di San Marino per presentare i risultati degli studi condotti su casi clinici trattati con la terapia Di Bella.

Un appuntamento al quale hanno partecipato circa 700 persone tra medici, ricercatori e pubblico interessato. Ancora ad opera della Fondazione sono stati pubblicati su riviste internazionali e recensiti su Medline, che è la principale banca dati a livello mondiale, lavori scentifici relativi a casi di tumore non operato, completamente e stabilmente curati con il metodo di Bella. Tutte realtà documentate e verificabili.

Fra gli altri, si fa riferimento a due casi: un tumore multiforme della mammella curato e guarito senza necessità di chemioetrapia e radioterapia, e il caso di un bambino di sette mesi, che presentava un neuroblastoma, curato nel 1998 direttamente dal Prof. Di Bella. Era stato rilevato un tumore di 8 cm a livello retroperitoneale. A distanza di 14 mesi dall’inizio della terapia si è registrata una remissione completa. Oggi quel bambino gode di ottima salute.

Una terza testimonianza è offerta dal caso di un paziente di Roma al quale era stato riscontrato un tumore inoperabile all’esofago, che aveva interessato le pareti anteriori di stomaco, diaframma e pancreas; a distanza di 15 anni questa persona è ancora viva.
Tutti dati inediti nella letteratura scientifica mondiale per quel concerne la terapia Di Bella.

A breve uscirà un’ulteriore pubblicazione scientifica che raccoglie centinaia di casi.

Il Prof. Freybergh, personalità di grande spessore, la cui autorità è indiscussa sia in campo clinico che in quello della ricerca, ha riconosciuto la piena validità della terapia Di Bella, rilevandone le basi scientifiche.

Il 10 Gennaio 2010 è stato pubblicato un lavoro estremamente significativo, perché conferma il razionale dell’impiego della somatostatina nella cura del tumore, così come sostenuto dal Prof. Di Bella.

Un riconoscimento che è arrivato da parte del Premio Nobel Shally; tuttavia il suo lavoro è del 2010, mentre le affermazioni di Di Bella in tal proposito risalgono al 1978. Già in quella data ha presentato al Congresso di Amsterdam il protocollo per l’uso della somatostatina nella terapia del cancro e i criteri di impiego.

C’è attenzione da parte degli Istituti di Ricerca verso il metodo Di Bella?

Comincia, ormai, a registrarsi un interesse a livello internazionale verso le pubblicazioni relative al metodo Di Bella.

La Fondazione ha ricevuto l’invito ufficiale al Convegno Mondiale di Oncologia, che si terrà nel mese di Giugno a Singapore. Esso sarà occasione per presentare la testimonianza di 553 casi trattati con la terapia Di Bella, un numero sufficientemente elevato per poter affermare che non si tratta di episodi isolati.

Uno studio che si è posto come traguardi principali la sopravvivenza e la qualità di vita dei pazienti, considerati in assoluto i più importanti obiettivi dal National Cancer Institute.

L’indagine è stata accompagnata anche dall’osservazione retrospettiva dei pazienti, tenuti sotto controllo nel corso degli anni successivi.

E’prevista una collaborazione con Istituti italiani?

A breve partirà una collaborazione con un istituto lombardo, che sosterrà economicamente quegli studi che sono ancora orfani di finanziamento; nel caso specifico saranno due le molecole prese in esame: la melatonina e la somatostatina.

La melatonina attiva diversi meccanismi antitumorali: differenziante, antproliferativo e antitossico; inoltre ha una spiccata attività di potenziamento immunitario.

Alcuni pazienti neoplastici verranno trattati con citochine e altri con citochine e melatonina, in modo da poter verificare i risultati che si possono ottenere mediante l’impiego della melatonina chimicamente compressata secondo la formulazione del Prof. Di Bella.

Ulteriori studi da avviare con altri istituti, potrebbero prendere in esame il potenziale della membrana cellulare, aspetto già in parte indagato dal Prof.Di Bella, che vi ha dedicato proprio una delle sue ultime pubblicazioni.

Questo permetterebbe di verificare come i componenti del metodo Di Bella agiscano sui codici della vita, perché attraverso la membrana cellulare passa tutto quello che serve per la vita delle cellule e ad essa tutto ciò che la cellula produce, per cui si potrebbe osservare come i punti di contatto della cellula con l’ambiente vitale siano modulati dagli elementi chiave della terapia

Di Bella: melatonina, retinoidi, vit. D3 e somatostatina.

Studi promossi dalla Fondazione secondo le linee detatte dal Prof. Di Bella, il quale ha trasferito nell’attività clinica il numero imponente di dati raccolti nel corso delle sue indagini; noi ci impegnamo per proseguire sulla stessa linea.

Sono tanti i pazienti che si rivolgono a voi?

Si rivolge a noi un numero di pazienti superiore alle nostre possibilità di accogienza.

La Fondazione ha, infatti, promosso per l’8 Maggio, a Bologna, un incontro con medici che prescrivono la terapia Di Bella e farmacisti, affinchè vengano messi nelle condizioni di lavorare sulla base degli ultimi aggiornamenti, così che ci sia una sempre più ampia classe di professionisti preparata a rispondere alle esigenze dei pazienti secondo le lineee del metodo Di Bella.

Un appuntamento che sarà anche occasione per coordinare il lavoro dei farmacisti che lavorano alla preparazione delle specialità galeniche sulla base del metodo Di Bella, ai quali verrà chiesto di acconsentire alla verifica di lotti delle preparazioni da parte di un istituto qualificato, in modo che si possa garantire la certezza di un procedimento perfettamente in linea con le indicazioni del prof. Di Bella.

Come si possono coinvolgere i medici in una collaborazione?

E’ anzitutto doveroso sottolineare che è necessaria un’attività di costante aggiornamento, perché continuamente vengono scoperte nuove molecole, che comunque rispondono al razionale del Prof. Di Bella.

La Fondazione è attivamente impegnata proprio sul fronte della trasmissione delle nuove acquisizioni.

Quali, invece, i riferimenti per i pazienti interessati al metodo Di Bella?

Punto di riferimento fondamentale è il forum (www.metododibella.org) gestito da mio fratello, il Dott. Adolfo Di Bella, che mantiene i contatti con i pazienti, i quali possono rivolgersi al sito per qualsiasi informazione.

E’possibile vedere il video dell’intervista al seguente link: Italialivetube

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.