• Marzo 28, 2024 9:20 pm

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Un centinaio di anni fa gli archeologi ritenevano che in nativi americani fossero giunti in Nord America solo 5.000 anni prima. Questa convinzione crollò tra il 1920 e il 1930 quando vennero scoperte delle punte di lance fatte di pietra, utilizzate per la caccia di Mammouth e Bisonti, animali che si estinsero 10.000 anni fa. Per decenni  si è ritenuto che le prime ondate migratorie verso il continente americano fossero avvenute all’incirca 13.000 anni fa poiché la punta più antica aveva questa datazione; fu chiamata la punta di Cloves, ed era la punta di una lancia costiutita da molteplici incisioni realizzate per affilarla.

Recenti prove rivelano che gli esseri umani raggiunsero il nuovo mondo attraverso lo stretto di Bering minimo 15.000 anni fa. Queste popolazioni tuttavia erano dotate di utensili certamente più rudimentali della punta di Cloves.

I fossili sono stati trovati nella grotta di Paisley. Dennis Jenkins dell’Università dell’Oregon e i suoi colleghi hanno determinato che alcune popolazioni dovessero abitare la zona circa 14.000 anni fa, secondo quanto rivelato dalla datazione al radiocarbonio di escrementi fossilizzati trovati nella grotta. I ricercatori hanno inoltre trovato delle punte di lance dello stesso periodo o leggermente più vecche delle punte precedenti.  Queste punte sono strette, prive d’incisioni e richiedono un diverso sistema di scheggiatura rispetto alle punte di cloves; per gli esperti sono utensili importati dall’europa durante la migrazione.

Al Debra e L. Friedkin in Texas, hanno scoperto più di 16.000 utensili datati tra 13.200 e 15.500 anni fa. Tra gli artefatti sono state ritrovate delle lame da cui potrebbero essere derivati gli utensili di cloves.

In riferimento alle scoperte che riguardano le origini della popolazione americana, un team, guidato dal Professor David Reich dell’Harvard Medical School per ricostruire le origini dei nativi americani che hanno vissuto in Nord e Sud America, ha condotto degli studi genetici su alcuni gruppi di nativi Americani. Nello studio sono stati coinvolti 52 gruppi di persone appartenenti ai così detti nativi e 17 gruppi di persone di origine siberiana. Le analisi genetiche hanno portato alla conclusione che la maggioranza dei nativi Americani discendono dalla popolazione Siberiana.

Fonte: Science.com

 

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