• Aprile 26, 2024 9:53 pm

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Un equipe di neuroscienziati della Mc Gill  University di Montereal in Canada ha condotto uno studio su diversi soggetti per valutare quale sia l’impatto dell’utilizzo di sistemi di navigazione GPS sul cervello. I soggetti sono stati sottoposti a diversi test per la valutazione delle capacità neuro-motorie, attraverso esami di risonanza magnetica, dai quali è emerso nella gran parte dei casi, che l’ippocampo, la zona del cervello da cui dipende la cognizione spazio temporale ed il movimento, alla lunga subisce un danno. I soggetti, anziani, che fanno un uso frequente di navigatori GPS, hanno meno materia grigia e subiscono un rallentamento delle attività dell’ippocampo.  La diminuzione della materia grigia è fra i primi sintomi dello sviluppo dell’Alzheimer.  Uno studio di Londra, condotto sui tassisti, che prima di ottenere la licenza devono portare a termine un tirocinio di tre anni senza navigazione GPS, hanno un Ippocampo molto più sviluppato dei non tassisti.

Fonte Lescienze.it

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