• Dicembre 4, 2024 6:27 am

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In giorni in cui la magia spadroneggia nelle sale cinematografiche grazie ad Harry Potter, un gruppo di ricercatori  forse affascinati dal giovane mago capace di scomparire tra le oscure torri del castello di Hogwarts, sembrano davvero aver conquistato l’invisibilità. Hanno costruito il primo “mantello dell’invisibilità”, che rende le cose invisibili non solo nello spazio ma anche nel tempo. Il mantello è composto da speciali lenti assemblate in una struttura polimerica che ricorda una catasta di legna. La loro caratteristica è di legarsi parzialmente alle onde luminose in modo da impedire alla luce di diffondersi. Questo ha creato un vuoto nel tempo durante il quale tutti gli eventi che si svolgono erano ‘mascherato’ e non sarebbe stato visibile.
Fino ad ora il dispositivo funziona solo per 110 nanosecondi e i ricercatori dicono che saranno in grado di raggiungere i 120 microsecondi.
Ma è già un importante passo avanti e non solo il primo di tali invenzioni. I mantelli dell’invisibilità sono stati a lungo un sogno per la comunità scientifica.  La scoperta è stata fatta da un team della Cornell University negli Stati Uniti e viene dopo una serie di altri esperimenti simili. I ricercatori della Duke University nel North Carolina nel 2009 avevano provato con un cilindro di rame posato sul tavolo del laboratorio e Pufff!…è davvero scomparso quando è stato avvolto da un materiale la cui identità è tenuta rigorosamente segreta.
Inoltre lo scorso anno alcuni ricercatori britannici dell’Università di St Andrews in Scozia, ha sviluppato un materiale chiamato ‘Metaflex’ che in futuro potrebbe fornire un modo di tessuti di produzione che possano manipolare la luce.
Altri scienziati hanno sviluppato altri  ‘metamateriali’ che piegando la luce possono rendere gli oggetti invisibili. Con i futuri mantelli dell’invisibilità si potranno fare molte cose, ma fin da ora è chiaro che, indossandoli, nessuno può vedere chi si nasconde all’interno, ma è anche vero che dall’interno non è possibile vedere nulla di quello che c’è all’esterno.

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