La Speciazione Simpatrica è una teoria dell’evoluzione animale e vegetale, secondo cui da una specie se ne sviluppa un altra che continua a vivere nello stesso habitat di quella madre, a cui nel tempo si mescola.
Questa teoria che si accorda anche a quella dell’evoluzione di Darwin, è stata fino ad oggi difficilmente dimostrabile. Ma un gruppo di ricercatori dell’Università dell’Illinois, studiando una specie di microorganismi della regione di Kamchatka in Russia, ha potuto constatare la sua l’attuazione pratica. I ricercatori hanno studiato un tipo di microbi che si chiamano Sulfolobus islandicus, e che si caratterizzano proprio per il fatto di vivere in modo isolato rispetto ad altre famiglie di microorganismi. Gli scienziati hanno preso in considerazione 12 tipologie di questa specie ed hanno iniziato ad analizzare il loro patrimonio genetico, scoprendo che questi 12 gruppi si dividono in due specie differenti. Il loro patrimonio genetico differisce solo per lo 0,35% quanto basta a distinguere l’uomo dalle scimmie.
Nel caso di questi due organismi, il meccanismo di speciazione Simpatrica è in corso e si sviluppa dal loro processo di riproduzione che consiste in una sorta di clonazione, durante la quale possono verificarsi delle mutazioni, implementate dallo scambio costante di questi esseri viventi con virus che abitano l’ambiente esterno.
Nell’animale avviene poi un processo di selezione genetica, che alla fine può portare alla nascita di una nuova specie animale.
Fonte: ScienceDaily.com