• Ottobre 13, 2024 1:57 am

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Sempre più spesso oggi si sente parlare di nanotecnologie, particelle infinitamente piccole le cui dimensioni sono circa 50 volte inferiori al diametro di un capello. Se fino a qualche tempo fa sembrava essere questa la caratteristica principale di questi microelementi, ulteriori ricerche hanno fatto emergere una realtà ancor più suggestiva; sembrerebbe, infatti, che suddette particelle rispondano a leggi diverse, dal punto di vista meccanico, fisico, termico, ottico, chimico, rispetto a quelle che governano il nostro universo. Per esempio esse risulterebbero non sottostare alla normale legge di gravità e neppure a quella secondo cui la velocità di movimento è direttamente proporzionale all’energia investita.

Fonti: Le Figaro

Le ridotte dimensioni delle particelle nano permette l’impiego delle tecnologie ad esse applicate in più ambiti, medico, elettronico, energetico, garantendo risultati importanti; per esempio, cosa che già avviene, esse possono essere sfruttate nel campo della terapia per i tumori, assicurando il bombardamento della massa cancerogena senza andare ad intaccare i tessuti e gli organi circostanti. C’è da chiedersi adesso quale potrà essere il campo d’applicazione alla luce delle recente scoperta che le pone al di fuori della fisica classica, collocandole piuttosto nell’ambito della fisica quantistica.

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