• Ottobre 4, 2024 12:30 pm

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Rumori assordanti dei clacson, dei motori delle automobili, che velocissime sfrecciano lungo le strade, delle autoradio, spesso lasciate al massimo volume. Comincia così la giornata dei lavoratori, costretti, appena messo il piede fuori casa, a divincolasi nel baccano cittadino, per poi rinchiudersi per ore sul posto di impiego, dove il frastuono continua tra macchinari e strumentazioni varie.

E se tutti sanno, nella maggior parte dei casi per averlo sperimentato sulla propria pelle, quanto tutto questo possa contribuire a far scoppiare quei terribili e lancinanti mal di testa, adesso gli scienziati aggiungono un nuovo elemento di allarme: il rumore è deleterio anche per la salute del cuore;

Infatti, coloro che sono maggiormente esposti all’inquinamento acustico mostrano una più alta percentuale di rischio di avere attacco cardiaco.

Secondo un’indagine compiuta su 6000 persone nel corso di una ricerca condotta negli Stati Uniti dal 1997 al 2004, fra quelle che hanno dichiarato di vivere o lavorare in ambiente rumoroso, si è registrata un più alto tasso di problemi cardiovascolari, con una percentuale 4 volte più alta rispetto alla norma di sofferenza alle coronarie o angina. La spiegazione potrebbe risiedere nel fatto che l’eccessivo rumore ha la capacità di alzare la pressione.

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