• Marzo 29, 2024 7:45 am

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Dai risultati condotti da un’equipe di scienziati che hanno messo ha confronto la conferenza cranica dell’uomo moderno con quella dell’uomo di Cro-Magnon risulta che il nostro cervello si sta rimpicciolendo. L’uomo di Cro-Magnon è stato il più dotato ed aveva un cervello più grande del nostro del 10%.

Ma in che direzione sta andando l’evoluzione dell’uomo?

Secondo David Geary, comportamentalista e docente di Scienze psicologiche all’Università del Missuri, gli esseri umani stanno attraversando una fase di regressione a causa di una crescente complessità delle interazioni sociali che hanno reso meno necessaria l’intelligenza del singolo individuo non più essenziale alla sopravvivenza.

Ben Hare, antropologo della Duke University Institute for Brain Sciences, ha dato invece una spiegazione più confortante, asserendo che tale riduzione rappresenta un vantaggio. Come antropologo ha condotto diversi studi sui Bonobo, una specie di scimmie, gli animali sono stati messi a confronto con gli scimpanzè che nonostante abbiano un cervello molto più grande risultano essere solo più aggressivi. I Bonobo sono una specie simile all’uomo ed una delle poche in cui gli esemplari collaborano tra loro per il raggiungimento di scopi comuni come ad esempio quello di procacciarsi del cibo. Insomma a detta del Dott. Hare un cervello più piccolo dimostrerebbe semplicemente che nella selezione naturale siano stati privilegiati i comportamenti non aggressivi.

Fonte: yahoonotizie.it

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