• Marzo 29, 2024 10:16 am

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Un gene che rallenta l’invecchiamento

Gli scienziati della UCLA hanno identificato un gene che rallenta il processo di invecchiamento. I biologi, che hanno lavorato su mosche della frutta, hanno attivato un gene chiamato PGC-1, che aumenta l’attività dei mitocondri, i piccoli generatori di forza nelle cellule, che controllano l’invecchiamento cellulare e ci dicono quanto vivranno quest’ultime. “Abbiamo visto che il gene stimola questa attività in cellule e tessuti degli insetti e ci fa vedere se ci sono conseguenze sui processi di invecchiamento.” dice David Walker, assistente professore di Biologia e Fisiologia alla UCLA. “Abbiamo inoltre scoperto che quando noi aumentiamo il PGC-1 dentro il tratto intestinale delle mosche, queste vivono molto più a lungo, fino al 50% in più. L’insetto in questione il Drosophila melanogaster, vive più o meno 2 mesi e i ricercatori hanno iniziato a studiare il loro processo di invecchiamento dopo un mese dalla nascita e hanno visto pian piano che erano meno attivi fino a morire. Ma per l’invecchiamento dell’essere umano, quali benefici?

“Pensiamo che possa aiutarci a proteggere cervello e cuore, ma l’intestino è un organo vitale per invecchiare sani” dice Walker “E’ la nostra fonte di energia, che poi ci protegge dagli agenti patogeni. Molti scienziati studiano le malattie dell’invecchiamento ma ognuno le studia individualmente. Un gruppo sull’Alzheimer, un altro sulle malattie cardiovascolari, altri il cancro. Dovremmo seguire una strada e un approccio diversi, ma studiare l’invecchiamento nel suo complesso”. La ricerca si trova on line su Cell Metabolism, il miglior giornale di ricerca scientifica e presto sarà pubblicata e stampata.

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